Villa dei Vescovi custodisce il più straordinario esempio di decorazione ad affresco nel Veneto precedente alla rivoluzione imposta dal Veronese. È stata dichiarata monumento nazionale ed è di proprietà del FAI dal 2005.
La villa poggia su un terrazzamento in sommità del colle, con scalinate sostenute da arcate inserite nel declivio. Fanno parte del complesso edifici rustici, stalla, abitazione del gastaldo e quattro portali monumentali. Le stanze del piano nobile erano un tempo interamente affrescate con paesaggi, scene e figure mitologiche. Nelle logge, invece, finti archi, adornati di pergole e tralci di vite, si aprivano su paesaggi immaginari.
Una prima costruzione fu presumibilmente eretta come luogo di riposo e soggiorno estivo per i vescovi padovani. Nella seconda metà del Settecento fu modificata la distribuzione degli spazi interni del piano nobile: fu chiusa la corte interna e vennero create quattro stanze laterali e un salone centrale, secondo la classica planimetria delle più tarde ville venete.
La costruzione rimase proprietà dei vescovi patavini fino al 1962. Nel 2005, il complesso è stato donato al Fondo Ambiente Italiano, che ha promosso il restauro degli affreschi.