Villa Contarini

Villa Contarini è una delle più grandi ville venete, situata a sfondo della piazza principale di Piazzola sul Brenta (Padova), porticata e semicircolare.
Nel 1546 Paolo e Francesco Contarini fecero costruire il corpo centrale della villa. Il nucleo centrale, che si deve probabilmente all’architetto Andrea Palladio, fu successivamente inglobato nell’ampliamento della fine del Seicento voluto da Marco Contarini, dando al complesso l’attuale aspetto barocco.
Dopo un lungo periodo di degrado, l’acquisto nel 1852 da parte della ricca famiglia imprenditoriale dei Camerini portò alla sistemazione attuale, con ampi interventi di restauro e veri e propri rifacimenti. Alla fine dell’Ottocento venne anche creato il vasto parco all’inglese che la caratterizza a settentrione, oltre 40 ettari con peschiere, laghetti e viali alberati.
Piazzola, possedimento del comune di Vicenza fino al 1268, era un tempo difesa da un castello. Il nucleo centrale della villa fu realizzato inglobando proprio l’antico castello.
Nel 1676 si procedette all’ampliamento e trasformazione dell’ala destra, con doppio ordine di colonne rustiche e telamoni, e una fastosa decorazione scultorea che invase anche il corpo principale della villa.
Dopo averla acquistata nel 1852, la famiglia Camerini restaurò la villa, ormai in rovina, riportandola agli antichi splendori. Alla fine dell’Ottocento venne anche creato il vasto giardino all’inglese.
Dopo un lungo periodo di abbandono, dal 1970 la villa fu aperta al pubblico. L’intero complesso venne acquisito nel 2005 dalla Regione Veneto, impegnatasi nella valorizzazione di questo rilevante patrimonio culturale. Oltre che museo, la villa è sede di esposizioni d’arte di interesse regionale e nazionale.
La villa si compone di numerosi ambienti, che si sviluppano dal corpo centrale. Al piano terra si trova la Galleria delle conchiglie, con il soffitto e le pareti adornate di vere conchiglie. Dall’ingresso principale si entra nel grande auditorio, la sala più grande del complesso, il cui soffitto si apre al centro. Al terzo piano si trova infatti la sala della musica, dove erano collocati i musicisti durante le feste. La sala è fatta a forma di chitarra rovesciata, con il soffitto di legno e un foro al centro del pavimento, corrispondente al soffitto dell’auditorio. L’accorgimento serve a favorire l’acustica, in modo che la musica si diffonda ottimamente verso il basso.
Le due ali parallele della villa si suddividono in varie sale comunicanti, affrescate con temi biblici, mitologici, scene di caccia, mosaici e giochi prospettici per lo svago degli ospiti. Un passaggio nell’ultima sala permetteva di raggiungere l’emiciclo dove erano situate le stanze degli ospiti.
Al secondo piano si trovano la grande biblioteca e le sale arredate nell’Ottocento dalla famiglia Camerini.
Sul retro della villa si esce nel parco attraverso la Sala del pozzo, mentre nei sotterranei si estendono le cantine.

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