Torre dell'Elefante

La torre dell'Elefante è la seconda torre medievale più alta di Cagliari, dopo la torre di San Pancrazio. L'edificio, uno dei monumenti più importanti della città, si trova nel quartiere Castello al fianco della chiesa di San Giuseppe. La torre venne costruita nel 1307, su ordine dei consoli pisani. Nel 1328 venne chiuso il lato nord della torre per creare abitazioni per funzionari e magazzini. In epoca spagnola l'edificio venne utilizzato anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina piazza, come monito. Nel 1906, vi fu un restauro mirato a riportare la torre all'aspetto originario. La torre serviva come difesa contro i numerosi attacchi genovesi e moreschi, oltre ad essere una delle entrate al quartiere Castello. I tre lati esterni della torre furono costruiti in Pietra Forte. Il quarto lato, invece, rivolto verso Castello, è aperto alla tipica maniera pisana e mostra i quattro piani costruiti su soppalchi in legno. La porta era ben difesa da numerosi sbarramenti, tre robusti portoni e due saracinesche. Alla base della torre, vicino alla porta, è presente una lapide ormai scarsamente leggibile, posta a fine costruzione, in cui è riportato quando e da chi la torre fu costruita. Più in alto si notano diversi stemmi del XIV secolo tra cui quello della città e, su una mensola che sporge dal muro, la piccola scultura raffigurante un elefante (scelto in quanto era uno dei simboli usati da Pisa). (Fonte: Wikipedia)

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