Tempio di Hera Lacinia

Il tempio di Hera Lacinia, di cui rimane solo una colonna, fa parte dell’Area archeologica di Capo Colonna, nelle vicinanze di Crotone. Il santuario di Hera Lacinia, dipendente dalla città di Crotone antica, fu uno dei più importanti della Magna Grecia dall’età arcaica fino al IV secolo a.C. Si trovava in una posizione strategica lungo le rotte costiere che univano Taranto allo stretto di Messina, su un promontorio chiamato anticamente Lacinion, che diede anche l’epiteto alla dea venerata, Hera Lacinia. Nel XVI secolo il santuario fu quasi completamente saccheggiato per riutilizzare i materiali da costruzione. Il sito era composto da più edifici, dei quali sono oggi visibili alcuni resti. Il tempio vero e proprio era proteso verso il mare e aveva la classica forma dei templi greci: 48 colonne in stile dorico alte oltre 8 metri e costituite da 8 rocchi scanalati. Il tetto era di lastre di marmo e tegole in marmo pario. Nulla si sa delle decorazioni che, però, erano certo presenti, come si può dedurre dal ritrovamento di una testa femminile in marmo e pochi altri frammenti. Fino al 1638 l’unica colonna oggi rimasta era affiancata da un’altra, caduta per un terremoto. Nelle adiacenze è tracciata una “Via Sacra” di una sessantina di metri e larga oltre 8 metri. Al complesso del tempio appartengono anche altri tre edifici: uno a pianta rettangolare, ritenuto forse il tempio originario; un secondo a pianta quadrata, probabilmente la mensa per i viaggiatori e i sacerdoti; un terzo con pianta a L riconducibile forse alla foresteria dove alloggiavano importanti visitatori. Gli scavi hanno riscoperto una parte delle decorazioni architettoniche originali in marmo greco e databili ad una fase di costruzione del V secolo a.C., che oggi si trovano a Crotone.

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