La Rocca Paolina è una fortezza della città di Perugia.
Fu costruita tra il 1540 e il 1543 per volere di papa Paolo III e ha rappresentato, fino al 1860, il simbolo del potere pontificio sull’antica città. La costruzione, progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, venne realizzata su quelle che erano le case dei Baglioni, in seguito alla loro rivolta contro il papa, ed occupava ampia parte del versante sud di Perugia. Per la sua costruzione furono utilizzati i materiali dell’antico borgo di Santa Giuliana: le case, vie, torri e cortili ricadenti nel perimetro del nuovo edificio furono inglobati e coperti con possenti volte, costituendone il piano interrato.
In parte distrutta nel 1848, ricostruita nel 1860 per volere di papa Pio IX, la Rocca fu abbattuta definitivamente nei decenni successivi all’annessione al Regno d’Italia, offrendo lo spazio per la costruzione di molti edifici e sistemazioni ottocentesche. Dell’antica Rocca rimasero solo i sotterranei del Palazzo Papale.
Dal 1983 la fortezza è attraversata dal percorso pedonale meccanizzato (scale mobili) che dalla stazione dei bus raggiunge l’acropoli etrusca. Oggi i suoi grandi e singolari spazi sono utilizzati, durante l’anno, per diverse manifestazioni culturali.
La Rocca Paolina è celebre per una delle più famose poesie di Giosuè Carducci dal titolo Il canto dell’amore.