Il Ponte Vecchio è uno dei simboli della città di Firenze ed uno dei ponti più famosi del mondo. Attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto, dove nell’antichità esisteva un guado.
STORIA:
Difficile è ipotizzare quanti ponti siano stati travolti dalle frequenti inondazioni dell’Arno e quanti ricostruiti. Sicuramente un ponte nelle attuali posizioni venne rifatto dopo un crollo nel 1177. Danneggiato nel 1222 e nel 1322, fu spazzato via dall’alluvione del 1333, una delle più violente che si ricordino. Dopo la costruzione dei lungarni, il ponte venne ricostruito, a tre valichi, nel 1345. Nel 1442 l’autorità cittadina impose ai macellai di riunirsi nelle botteghe sul Ponte Vecchio per renderli un po’ isolati dai palazzi e dalle abitazioni del centro. Da quel momento il ponte divenne il mercato della carne ed i macellai, divenuti in seguito proprietari delle botteghe, per ottenere più spazio, vi aggiunsero in modo disordinato delle stanzette aggettanti sul fiume puntellandole con pali di legno. Le botteghe dei macellai furono poi occupate da orafi e gioiellieri per ordine di Ferdinando I nel 1593. In seguito alla ritirata delle truppe naziste, questo fu l’unico ponte di Firenze che non venne fatto saltare dai tedeschi nel 1944 nel corso della seconda guerra mondiale.
ARCHITETTURA:
Il Ponte Vecchio è composto da tre ampi valichi ad arco ribassato; per la prima volta in Occidente veniva superato il modello romano che prevedeva l’uso esclusivo di valichi a tutto sesto. Altra caratteristica tipica è il passaggio fiancheggiato da due file di botteghe artigiane, ricavate in antichi portici poi chiusi, che lo hanno reso famoso, come se si trattasse del proseguimento della strada. Le botteghe di Ponte Vecchio si affacciano tutte sul passaggio centrale, ciascuna con un’unica vetrina chiusa da spesse porte in legno, e spesso presentano un retrobottega costruito a sbalzo sul fiume e sostenuto da beccatelli. Ai quattro angoli del ponte esistevano altrettante torri che ne controllavano l’accesso: di queste resta solo la Torre dei Mannelli. Al centro del ponte le botteghe si interrompono con due terrazze panoramiche: quella ad est è sormontata dal corridoio vasariano, mentre l’altra ospita il monumento con busto di Benvenuto Cellini, famoso scultore ed orafo fiorentino. (Fonte: Wikipedia)
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