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Il Pantheon – ROMA

Pantheon

Il Pantheon (dal greco Pántheon [hierón], “[tempio] di tutti gli dei”) è un edificio di Roma antica, costruito come tempio dedicato a tutte ledivinità passate, presenti e future. Gli abitanti di Roma lo chiamano amichevolmente la Rotonna, o Ritonna[1] (“laRotonda”), da cui anche il nome della piazza antistante. Fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 128 d.C., dopo che gli incendi del 80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.

L’edificio del Pantheon è inscrivibile in una sfera perfetta. L’altezza dell’edificio è uguale al suo diametro e misura 43,44 m per 43,44 m. Questa caratteristica risponde a criteri classici di architettura equilibrata e stabile. Nel Pantheon questi principi sono sintetizzati dall’armonia delle linee e dal calcolo perfetto delle geometrie delle masse. All’inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda[2], o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni apportate agli edifici della Roma classica dai papi. Gode del rango di Basilica minore ed è l’unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora il Capitolo.

CURIOSITA:

Al fossato che gira intorno al tempio è legata una leggenda di origine medievale. Pare che il famoso mago Pietro Bailardo si fosse assicurato il possesso del Libro del Comando, consegnato dal Diavolo dietro la cessione dell’anima. Senonché, pentito, si servì delle sue arti magiche per compiere in un giorno il pellegrinaggio a Gerusalemme, San Giacomo di Galizia e infine al Pantheon. Qui s’imbatté nel diavolo che gli richiese l’anima come pattuito; ma Bailardo dette al demonio un pugno di noci e riparò rapido nella chiesa, mettendosi a pregare sinceramente pentito. Così si salvò, e il diavolo inferocito girò varie volte intorno al tempio, sfogando così il suo furore, e tanta fu la rabbia con la quale corse che scavò il fossato ancora oggi visibile.

Il peso di ciascuna pietra di costruzione del Pantheon arriva fino a 90 tonnellate. Sono lastre di marmo che più di 2000 anni fa vennero dall’Egitto per l’erezione del nuovo tempio romano. L’edificio fu concepito architettonicamente per avere un’unica finestra a forma di oculo sulla cupola di quasi 9 metri di diametro.

L’oculo del Pantheon

Dal punto di vista illuminotecnico e museografico questa apertura verso l’esterno permette il ricadere zenitale della luce e dunque un sapiente gioco di chiaroscuro all’interno.

Intorno all’oculo del Pantheon sono nati lungo i secoli molteplici leggende, studi astrologici e curiosità. Si dice che nell’antichità la pioggia non riusciva ad entrare nell’edificio a causa del calore e dei fumi delle candele che illuminavano l’interno. La cosa non può essere comprovata da fonti certe e dunque rimane una leggenda. Nel Pantheon nei giorni piovosi ancora oggi entra abbondante acqua, motivo per il quale il pavimento è stato concepito con 22 forature per permettere alla pioggia di filtrare. Grazie alla presenza dell’oculo si osservano fenomeni astronomici all’interno dell’edificio architettonico tanto da essere stato da alcuni definito “un tempio solare”. Nel solstizio d’estate infatti, grazie ai calcoli architettonici di questa particolare chiesa, a mezzogiorno un raggio di sole penetra dall’oculo all’interno e colpisce il portale d’accesso. Secondo invece una leggenda medievale l’oculo del Pantheon sarebbe stato creato dal diavolo in fuga dal tempio di Dio. Altra leggenda narra che prima l’oculo fosse in realtà un’apertura prevista per ospitare la grande pigna di bronzo, attualmente ubicata in Vaticano, nell’omonimo cortile.

La cupola del Pantheon costruita in calcestruzzo è al momento della costruzione la più larga mai costruita in muratura. Essa fu opera della ricostruzione che nel 128 d.C. subì l’edificio sotto il governo dell’imperatore Adriano. Fino al completamento della Cupola del Brunelleschi (1436) la cupola del Pantheon rimase la più grande mai costruita. La cupola era talmente grande che era ritenuto impossibile che fosse stata creata da mano umana per questo era anche chiamata Cupola del Diavolo.(Fonte Wikipedia)

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