Palazzo della Ragione – Verona

Palazzo della Ragione è situato tra Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori, e rappresenta da sempre il cuore pulsante della città. L’attuale Palazzo era inizialmente un edificio privato sorto a ridosso dell’antico foro romano. Nel XII secolo, dopo il terremoto che rase al suolo Verona, il Comune entrò in possesso di quest’area e vi edificò il Palazzo del Comune, uno dei primi palazzi pubblici d’Italia. Nel corso della seconda metà del XIV secolo vi si trasferì il Collegio dei Notai, che concentrò nel Palazzo le funzioni pubbliche più importanti. La conquista di Verona da parte della Repubblica di Venezia nel 1405 determinò cambiamenti importanti nella città. Il Palazzo del Comune accolse progressivamente gli uffici giudiziari, le carceri, gli uffici della Camera Fiscale e altri ancora. Nel 1493 il Palazzo cambiò il proprio nome in Palazzo della Ragione. Intorno alla fine del XVI secolo si collocò nel cortile dell’edificio il mercato dei grani. La carestia e la successiva epidemia del 1576 determinarono un cambio di funzioni del cortile, che acquisì la denominazione di Mercato Vecchio. Con la fine della dominazione della Repubblica Veneta (1797) Palazzo della Ragione subì nuovi cambiamenti. Il complesso era in parte proprietà statale e in parte proprietà privata: il corpo orientale dell’edificio rimaneva statale, mentre la facciata su Piazza delle Erbe era in mano a privati che avevano destinato i loro spazi a botteghe (al piano terra) e ad abitazioni (al primo piano). A partire dalla seconda metà dell’Ottocento alcuni spazi del palazzo furono destinati all’Accademia di Belle Arti che portarono nuovo prestigio culturale al palazzo, e il cortile interno divenne zona di passeggio e di incontri. Nei primi anni del 2000 è stato approvato un progetto di restauro, al termine del quale, nel 2007, il Palazzo è diventato un nuovo centro espositivo, oggi prestigiosa sede della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti.

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