Il Palazzo del Bo è la sede dell’Università di Padova dal 1493, anno in cui avvenne il graduale trasferimento delle diverse scuole in un gruppo di edifici, in origine residenza della famiglia Papafava, che era poi passato sotto la proprietà di un macellaio che vi aveva aperto una locanda con insegna un teschio di bue. L’appellativo di “Palazzo del Bo” è rimasto fino ai nostri giorni, perché l’ateneo volle conservare nel proprio emblema il teschio di bue.
L’antica locanda fu demolita e furono avviati i lavori di costruzione del nuovo edificio, progettato da Andrea Moroni, che attorno a un cortile di pianta quadrata, denominato oggi “cortile antico”, sviluppò una doppia loggia a due ordini di colonne sulla quale si aprivano le aule.
Le pareti del loggiato sono attualmente decorate da quasi tremila stemmi dipinti o scolpiti: dal 1592 al 1688 era infatti rimasta in vigore la consuetudine che ciascun docente o studente, alla fine del suo mandato, lasciasse il proprio emblema in ricordo all’Università.
Ai piedi della scala che porta al loggiato superiore si trova la statua di Elena Lucrezia Cornaro, prima donna al mondo a conseguire la laurea in filosofia; attraverso il loggiato superiore si arriva alle sale di interesse storico come l’antico teatro anatomico del 1594, la Sala dei Quaranta dove è ancora conservata la cattedra di Galileo, l’Aula Magna con le pareti coperte da stemmi e decorazioni e il soffitto affrescato, la Sala del Senato Accademico.
A partire dal 1932, fu costruita la nuova ala del palazzo del Bo, che si articola intorno al “cortile nuovo”. L’architetto Gio Ponti progettò lo scalone di ingresso al Rettorato e numerosi artisti del novecento contribuirono con sculture e affreschi a decorare la nuova ala.
Attualmente il Palazzo del Bo è sede del rettorato, della facoltà di giurisprudenza e delle aule di rappresentanza delle altre facoltà. Le cerimonie ufficiali e la maggior parte delle sedute di laurea si tengono ancora nelle vecchie aule dell’edificio.
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