Orto Botanico

L’orto botanico di Padova fu fondato nel 1545 ed è il più antico orto botanico universitario ancora situato nella sua collocazione originaria. Nel 1997 è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
L’orto ha attualmente una superficie di quasi 22000 metri quadrati e contiene oltre 6000 piante coltivate. La struttura è circondata da un muro circolare costruito nel 1552 per arginare i furti di erbe medicinali. All’interno quattro spalti sono a loro volta suddivisi in aiuole. Al centro una piscina per le piante acquatiche viene alimentata da un fiotto d’acqua calda proveniente da una falda posta a quasi trecento metri sotto il livello dell’orto.
Numerose sono le piante introdotte per la prima volta in Italia attraverso l’orto botanico: tra queste il ginkgo biloba, la magnolia, la patata, il gelsomino, l’acacia e il girasole.
Attualmente le collezioni includono: piante medicinali e velenose, piante carnivore, piante grasse, orchidee, piante acquatiche, piante alpine, mediterranee e tipiche del triveneto. Tra gli esemplari più interessanti va ricordata la cosiddetta “palma di Goethe”, un esemplare di palma di San Pietro messo a dimora nel 1585, che il celebre scrittore tedesco vide nel corso del suo viaggio in Italia.
Dal 1835, all’interno dell’orto botanico si trova una biblioteca che, oltre ai libri, conserva altro materiale tra cui erbari secchi, manoscritti, fotografie, quadri, planimetrie storiche e oggetti museali. Sempre nel 1835 fu fondato un erbario, diventato oggi un museo, che ha al suo interno una fornita collezione di piante essiccate, alghe, funghi, muschi, licheni, galle, legni, semi e frutti. L’erbario comprende circa 500 mila campioni provenienti da Italia, Europa, Asia, Africa e Americhe, raccolti a partire dalla fine del XVIII secolo.

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