Tra mare e colline, questo angolo di Sicilia offre prodigiosi frutti della terra e una cultura gastronomica legata alla pesca. Olio e vino di alta qualità; mandorle, agrumi e ricotta come base di dolci unici al mondo; ma anche pesce buono come in nessun altro luogo, da cui prendono vita ricette uniche come il cous cous o piatti a base di tonno e altro pescato locale.
La forza di questo territorio sta proprio qui: costellare bellezze naturalistiche e storiche, archeologiche e balneari con dolci squisiti, primi piatti indimenticabili, frutta e verdura saporitissimi a fare da base a pietanze inedite. E ancora il pane, la pizza, il gelato. E tutte le tradizioni culinarie legate alle feste tradizionali. Un territorio che è gusto per gli occhi, ma anche autentico piacere per il palato.
ERICE VETTA
Il nostro itinerario parte dalla vetta di Erice, incantevole cittadina medievale che, con il suo castello, la splendida Chiesa Madre, le sue vie lastricate, le sue botteghe artigiane, ci immerge nel passato, nel silenzio, nella pace. E l’aria frizzante dei suoi quasi 800m di altezza ben ci accompagna nell’assaggio della prestigiosa pasticceria locale, frutto della sapienza tramandata dalle suore di clausura a pochissimi fortunati che ancora oggi le rendono onore. Dolci a base di mandorle e zucchero, rappresentano un’esperienza imperdibile a completamento della visita al paese. Così come l’indimenticabile genovese, pastafrolla rotonda ripiena di crema pasticcera da consumare rigorosamente calda.
VALDERICE
Scendendo da Erice verso Trapani, una sosta obbligata è a Valderice e al piccolo porto di Bonagia che, con la sua splendida tonnara, ci ricorda come in questi luoghi il mare abbia sempre determinato la vita degli uomini e le loro abitudini. Molti ristoranti offrono l’ottimo pescato locale e durante l’estate il tonno rosso viene servito ai turisti e ai locali come dono di un mare generoso e incontaminato.
TRAPANI
Continuando il nostro itinerario giungiamo a Trapani, città che sorprende per la ricchezza del centro storico, con le sue chiese barocche e i suoi sfarzosi palazzi, ma anche con – ancora – il mare e le spiagge proprio in città, che consentono un tuffo in acque cristalline senza allontanarsi dalla vita cittadina. Tappa gastronomica obbligata sono le busiate al pesto trapanese, pasta fresca trafilata a mano condita con il tipico pesto di mandorle, aglio, pomodoro, basilico e olio, tutto rigorosamente locale.
CUSTONACI
Da Trapani, procediamo in direzione Custonaci dove, dopo una doverosa visita al santuario, non possiamo non concederci una camminata attraverso la riserva di monte Cofano, lungo sentieri costellati di palme nane, ammirando il mare che si infrange su scogliere selvagge. Custonaci è la patria della sfincia, una ciambella fritta a base di farina e patate che durante le feste natalizie è esperienza obbligata, così come la visita del presepe vivente presso la grotta Mangiapane.
SAN VITO LO CAPO
L’ultima tappa del nostro itinerario è San Vito Lo Capo, dove ci accolgono una spiaggia caraibica e un mare cristallino, degni dei più esotici paesaggi tropicali. Dopo una passeggiata alla scoperta delle meravigliose calette nella riserva dello Zingaro, immerse tra vegetazione mediterranea e mare incontaminato, rientriamo in paese per l’ultima esperienza del palato del nostro itinerario: il cous cous di pesce, una variante del piatto arabo che si trova solo in provincia di Trapani, il cui mare ne contamina la ricetta con il brodo del pescato locale. E per finire, il buonissimo caldo freddo, un mix di gelato e cioccolato caldo fuso che renderà definitivamente indimenticabile il nostro viaggio in questo angolo di Sicilia.