L’Ipogeo dei Volumni si trova 5 km a sud est dal centro di Perugia, in via Assisana località Ponte San Giovanni. Si tratta di una tomba ipogea etrusca di datazione incerta, ma attribuibile alla seconda metà del II secolo a.C.
Essa costituiva la tomba della famiglia di Arunte Volumnio, della gens Volumnia, antica famiglia patrizia. La tomba appartiene alla più vasta area archeologica della necropoli del Palazzone (VI-V secolo a.C.), che presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altre vestigia reperite successivamente agli scavi. La tomba è stata utilizzata fino al I secolo, per essere poi riscoperta il 5 febbraio 1840, in seguito a lavori di sistemazione della via Assisana che congiunge Ponte San Giovanni a Perugia. In tale occasione venne costruito un edificio a difesa dell’ingresso ipogeo, avente funzioni di piccolo museo.
La tomba è raggiungibile attraverso un corridoio a gradini (dromos) che scende alcuni metri sotto la superficie; al termine di esso, si trova la porta d’ingresso ipogea. Oltre la porta si apre un ampio vestibolo, da cui si può accedere a quattro piccole camere laterali e a tre camere centrali, più grandi: una di queste conteneva le urne principali con i resti dei capifamiglia. Il soffitto dell’ipogeo è a forma di tetto spiovente.
L’urna di Arnth è la più maestosa tra le otto contenute nell’ipogeo: è in travertino stuccato ed è sormontata da un triclinio a doppia spalliera sul quale egli è raffigurato disteso; la figura è appoggiata ai cuscini con il braccio sinistro e con la stessa mano regge una patera. Sulla base, due geni alati circondano i resti ormai illeggibili di un affresco con la porta degli inferi. Le iscrizioni sono presenti sia in etrusco che in latino.